Hanno costruito buona parte del loro successo e della loro fama mondiale attorno a quelle canzoni uscite in quegli anni, canzoni che sono entrate a pieno merito nella storia della musica mondiale, e pensare che una di quelle non era altro che un plagio, un furto ideologico ad un altro artista, avrebbe certamente cambiato per sempre l’opinione che il mondo ha di loro.
Si sono difesi strenuamente in tribunale e alla fine anche la legge gli ha dato ragione: i Led Zeppelin non hanno copiato ‘Stairway to Heaven’.
A mettere la parola fine a un caso che ha tenuto in ansia milioni di appassionati è stata la giuria di un tribunale della California, che ha scagionato Robert Plant e Jimmy Page, frontman e chitarrista della leggendaria band, dall’accusa di plagio.
Stairway To Heaven non è stata quindi frutto di un plagio ai danni degli Spirit e della loro Taurus del 1968.
«I Led Zeppelin hanno vinto per un cavillo tecnico» ha detto a Rolling StoneFrancis Malofy, il legale degli Spirit. «Dovrebbero andarne fieri. Il verdetto della giuria è deludente, ma dovuto principalmente a una regola della corte: non è stato concesso all’accusa di riprodurre la versione studio di Taurus, che Jimmy Page possedeva nella sua collezione. Questa restrizione, che ha costretto l’accusa a servirsi soltanto dello spartito depositato all’ufficio del Copyright, di fatto ci ha legato le mani dietro la schiena. Ovviamente non crediamo che ciò sia legalmente o logicamente corretto.»
“Siamo grati del lavoro scrupoloso della giuria e siamo felici che abbia deciso in nostro favore -hanno dichiarato invece Page e Plant in una nota congiunta- mettendo la prola fine sui dubbi sull’origine di Stairway to heaven e confermando ciò che noi già sapevamo da 45 anni. Apprezziamo il supporto dei nostri fan a siamo impazienti di lasciarci alle spalle questa vicenda legale”.