Vaccini, anche i medici cominciano a far sentire la loro voce
Vaccini anche i medici cominciano a far sentire la loro voce

Ieri, parlando di vaccini, abbiamo dato voce ad un gruppo di mamme “si vax”, che hanno lanciato una petizione per sostenere l’obbligo vaccinale, per proteggere i propri figli, trapiantati e immunodepressi, che potrebbero rischiare la vita in caso fossero contagiati da un virus quale morbillo o rosolia.

Oggi invece diamo voce a un esperto del settore, che vuole lanciare la sua personale denuncia:  “Solo il 10-15% dei camici bianchi favorevoli ai vaccini si sottopongono alle vaccinazioni contro l’influenza alle quali sarebbero moralmente obbligati a rispondere positivamente ogni anno”.

L’affermazione è del professor Umberto Tirelli, l’ex direttore del dipartimento di oncologia del Cro di Aviano, che appare molto sicuro delle sua affermazioni.

Tirelli non manca quindi di aprire un nuovo fronte di polemica invitando i colleghi a dare per primi il buon esempio. “Non mi piacciono – scrive in una nota – le affermazioni con toni da crociate di chi sembra avere la verità rivelata in tasca contro coloro che non sono a favore dei vaccini (no-vax) anche perchè chi le porta avanti, parlo soprattutto dei miei colleghi medici, è a parole pro-vax ma nei fatti è spesso no-vax”.

L’esperto ricorda che i colleghi “sarebbero moralmente obbligati a vaccinarsi per proteggere le persone immunodepresse, i pazienti tumorali in chemioterapia, i trapiantati di midollo e di organo solido nonchè i pazienti con malattie immunologiche. Persone con le quali questi medici vengono in contatto negli ospedali e negli ambulatori alle quali possono trasmettere una patologia potenzialmente mortale come l’influenza”.

Questi pazienti “sono molti di più dei bambini immunodepressi che sono a rischio a causa dei coetanei non vaccinati con i quali vengono a contatto negli asili e nelle scuole”.

Intanto, tra le voci mediche più autorevoli, continua a spiccare quella del virologo Roberto Burioni, che nei giorni scorsi è stato pubblicamente minacciato, sui social, dai no vax.

Il professore, direttore della Scuola di specializzazione all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, è da tempo oggetto di attacchi e minacce sui social. Pochi giorni fa, una madre No Vax ha addirittura scritto su Facebook: “Ho saputo che vai al mare al… (e ha indicato il luogo specifico). Prego di non incontrarti e in cuor mio spero che affoghi!”. Burioni ha risposto con un tweet, in cui ha commentato l’episodio come “squadrismo”.

Burioni si fa scivolare addosso tutte le accuse e continua la sua battaglia.

In queste ore, ad esempio, l’esperto stronca l’obbligo flessibile sui vaccini con un post su Twitter, dove il virologo ironizza sulla proposta lanciata dal ministro della salute Giulia Grillo: “Imporre l’obbligo vaccinale in caso di emergenze epidemiche è come allacciarsi le cinture dopo un incidente stradale”.

Il progetto di legge della Lega e del M5s prevede – in sette articoli – la nuova disciplina. Solo in caso di emergenze sanitarie si potranno adottare Piani straordinari d’intervento con l’obbligo di effettuare una o più vaccinazioni per determinate coorti di nascita e per gli esercenti le professioni sanitarie, con l’obiettivo di mantenere il livello di sicurezza delle coperture. La pdl firmata dai senatori Stefano Patuanelli (M5S) e Massimiliano Romeo (Lega) prevede anche una multa, tra i 100 e i 500 euro.

Per Burioni “l’obbligo tiene alte le coperture evitando le epidemie prevenute dai vaccini e non dalle autocertificazioni, che non proteggono dalle infezioni”.

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